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mastoplastica e future gravidanze

Mastoplastica additiva e future gravidanze: cosa sapere

Mastoplastica e future gravidanze

Tante donne, soprattutto giovanissime, decidono di rifarsi il seno per apparire più desiderabili ed essere a proprio agio con il loro corpo. Spesso molte di loro, però, quando sono in procinto di rivolgersi al chirurgo plastico per una mastoplastica sono attanagliate da mille dubbi che riguardano una desiderata e futura gravidanza: “Potrò allattare? Il mio seno subirà delle trasformazioni durante i 9 mesi di attesa e dopo l’allattamento? E’ meglio operarsi prima o dopo”?

Ecco cinque risposte dei nostri chirurghi.

  1. Va subito precisato che una mastoplastica additiva non è un’operazione che può compromettere una futura gravidanza, anche se – dicono i medici – bisogna attendere almeno 6-8 mesi prima di intraprenderne una.
  2. Secondo i risultati medici molte donne che hanno avuto figli dopo un intervento di mastoplastica additiva al seno hanno come risultato un seno ancora più addolcito e naturale.
  3. Il perdurare dell’aspetto tonico e armonioso del seno, acquistato grazie all’intervento chirurgico, non è legato alla presenza delle protesi, ma a quanto la paziente aumenterà di peso.
  4. Se l’aumento di peso durante la gravidanza è standard, ovvero tra gli 8 e 10 kg, il seno, in genere, non subisce modifiche rilevanti. Naturalmente se la paziente ingrassa oltre i 20 kg, insieme al seno si modificheranno anche altre parti del corpo.
  5. Non c’è nessuna controindicazione per l’allattamento: l’inserimento delle protesi non interferisce in alcun modo con la produzione e con la qualità del latte materno.
     

Il seno dopo la gravidanza

Cosa accadrà dopo la gravidanza? Il seno rifatto con la mastoplastica sarà ancora sodo e tonico oppure subirà dei cambiamenti? Non c’è una risposta uguale per tutte le donne. Dopo la gravidanza e l’allattamento può comunque verificarsi un leggero cedimento della pelle che potrebbe essere risolto con un piccolo lifting della mammella. In alternativa, nei casi più seri, un importante cedimento può essere risolto con una sostituzione protesi, inserendone una più grande.

Bibliografia e fonti