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tipi di protesi mammarie

I tipi di protesi mammarie

Tipi di protesi mammarie

La mastoplastica additiva è un intervento che consiste nellinserimento di protesi mammarie. Quando una donna decide di sottoporsi a questo tipo di intervento la maggior parte di domande che si pone hanno a che fare con le protesi seno: quale sarà il risultato del mio intervento? Le protesi le scelgo io o il chirurgo? Che forma hanno? Di che materiale sono costituite e dove verranno posizionate? Sono pericolose per la salute? Oggi cerchiamo di fare chiarezza e di rispondere a queste domande, scoprendo quali tipi di protesi mammarie abbiamo a disposizione.

Protesi seno

Attualmente esistono quattro tipi differenti di protesi che si distinguono in base alla loro composizione:

  1. protesi con soluzione salina
  2. con gel al silicone
  3. “a laccio”
  4. a base di tessuto.

Quelle maggiormente usate sono le protesi di gomma di silicone riempite di gel di silicone. Questo gel ha consistenza più o meno coesiva, cioè densa.

Protesi mammarie, forme

Sotto il profilo della forma, possiamo dividere le protesi al seno in due categorie:

  1. le protesi a forma rotonda
  2. le protesi anatomiche.

Le protesi a forma rotonda sono le più semplici. Hanno un fronte e un retro e non richiedono particolare attenzione nel posizionamento rotazionale. All’interno di questa categoria possiamo comunque distinguere ben sei tipi di protesi, differenti per consistenza e dimensioni.

Le protesi anatomiche, oltre ad essere formate da un fronte e un retro, hanno anche una sezione alta e una bassa. La presenza di questi due profili non rappresenta comunque un problema durante la fase dell’innesto.

Leggi anche: Mastoplastica meglio protesi grandi o piccole?

Protesi rotonde

Le protesi maggiormente utilizzate hanno forma rotonda. Il vantaggio delle protesi a forma rotonda è quello di evitare ulteriori interventi chirurgici nel caso di spostamento della protesi, potendo essere semplicemente riposizionate manualmente, in virtù della semplicità della loro forma.

Protesi seno a goccia

E’ molto diffusa la convinzione secondo la quale le protesi a goccia assicurino un risultato più naturale mentre quelle a forma rotonda conferiscano una forma plastica e vistosa. Ciò non è del tutto vero. Innanzitutto perché anche le protesi a forma rotonda possono assicurare risultati armonici e naturali se dotati della giusta coesività e dimensione e, inoltre, perché le protesi “a goccia” non sono adatte all’anatomia di tutte le pazienti e viceversa.

Chi sceglie la protesi giusta

Scegliete un bravo chirurgo e, se è necessario a farvi sentire più sicure, consultatene anche diversi. Pur essendo la paziente invitata ad esprimere le proprie preferenze, la scelta delle protesi e quella delle misure sarà sempre concordata insieme al medico. Per questo è fondamentale la totale fiducia nel chirurgo prescelto perché solo lui saprà consigliarci la scelta ottimale adatta a voi.

Anche il posizionamento se sotto ghiandolare o sotto muscolo, con tecnica c.d. dual plane, viene concordata col chirurgo.

Le protesi mammarie, essendo totalmente costituite da materiale neutro, non hanno alcuna ripercussione sullo stato di salute della donna. Tutti gli studi scientifici effettuati hanno dimostrato che non vi è alcuna correlazione tra l’innesto di protesi e l’aumento di alcune malattie.

Durata delle protesi seno

Un tempo il chirurgo tendeva ad effettuare una sostituzione delle protesi seno dopo circa dieci anni. Oggi, grazie alle moderne tecnologie e materiali con i quali vengono realizzate le protesi, si tende a pensare che queste possano durare anche per tutta la vita. L’importante è sottoporsi a periodici controlli dal chirurgo plastico per verificarne lo stato e la tenuta.

Bibliografia e fonti