Indumenti compressivi post chirurgia plastica: come e quando usarli

Indumenti compressivi post chirurgia plastica

Indumenti compressivi post chirurgia plastica

Un indumento di compressione post-chirurgico protegge la zona che ha subito l’intervento di chirurgia plastica e tiene sotto controllo eventuali effetti collaterali come gonfiore o lividi. Questi indumenti sono una parte essenziale dell’assistenza post-chirurgica perché aiutano a migliorare la circolazione sanguigna, eliminare i liquidi in eccesso e le tossine nella delicata fase di recupero. In pratica l’uso di indumenti compressivi aiuta a velocizzare il processo di guarigione e renderlo il più confortevole possibile. Vediamo insieme come usare al meglio gli indumenti compressivi post chirurgia plastica.

Che cosa è un indumento compressivo

Gli indumenti compressivi sono indumenti elasticizzati utilizzati per:

  • aiutare il processo di guarigione,
  • ridurre il rischio di infezioni, le cicatrici e il gonfiore,
  • consentire un recupero regolare.

Si tratta di supporti disponibili in diversi tipi e forme, ognuno dei quali è adatto alla particolare parte del corpo che ha subito l’intervento.

Perché vengono utilizzati gli indumenti compressivi post chirurgia plastica

Gli indumenti compressivi vengono utilizzati per ridurre le complicazioni dopo l’intervento chirurgico come:

  • gonfiore,
  • coagulazione del sangue,
  • cicatrici.

Inoltre, accelerano il processo di guarigione comprimendo la parte del corpo su cui è stato eseguito l’intervento e riducono la possibilità che un qualsiasi movimento, anche un colpo di tosse, causi un’alterazione di qualsiasi entità. Il mancato utilizzo può determinare un ritardo nella guarigione e in alcuni casi complicazioni impreviste.

Quali sono le procedure che necessitano di indumenti compressivi

  • Addominoplastica: procedura medica che riduce l’addome rimuovendo il grasso e la pelle in eccesso, rassoda i muscoli e rende il ventre piatto e sodo. Dopo questa procedura, il medico consiglierà di utilizzare un indumento compressivo chirurgico per un recupero più rapido.
  • Lipofilling: procedura chirurgica utilizzata per trasferire il grasso dai fianchi, dall’addome, dalle cosce e dalla parte bassa della schiena, ai glutei, mediante la liposuzione. Un indumento compressivo dopo l’intervento accelera la guarigione.
  • Chirurgia di aumento del seno: la mastoplastica additiva è una procedura chirurgica in cui vengono posizionate protesi di silicone sotto i tessuti del seno per aumentarne le dimensioni, la compattezza e la forma. Gli indumenti compressivi aiutano a mantenere le protesi mammarie in posizione e assicurano la necessaria protezione durante la guarigione.
  • Chirurgia di sollevamento del seno: noto anche come mastopessi è un’operazione di chirurgia estetica per sollevare, stringere e rimodellare il seno rimuovendo la pelle in eccesso o modificare le dimensioni delle areole (il cerchio attorno ai capezzoli). L’uso di un indumento compressivo dopo un sollevamento del seno è fondamentale per un recupero regolare.
  • Ginecomastia: squilibrio ormonale tra androgeni ed estrogeni che aumenta e ingrandisce il tessuto mammario negli uomini. La chirurgia della ginecomastia è una procedura che corregge questa condizione e riduce le dimensioni del seno maschile. Indossare un indumento compressivo dopo l’intervento chirurgico di ginecomastia è la chiave per un rapido recupero.
  • Liposuzione: indossare un indumento compressivo dopo l’intervento di liposuzione riduce il gonfiore post-operatorio e aiuta il corpo a guarire più velocemente. La pressione che l’indumento esercita aiuta a drenare i liquidi e prevenire il gonfiore.

Si può smettere di usare il reggiseno dopo la mastoplastica?

Pro e contro degli indumenti compressivi

Pareri diversi sull’uso di indumenti compressivi, tra quelli a favore c’è in primo luogo il fatto che accelerano il processo di guarigione e riducono il rischio di contrarre un’infezione. E ancora:

  • Consentono un recupero regolare con poche o nessuna complicazione.
  • Eliminano il gonfiore e supportano le parti del corpo operate.
  • Aiutano a mantenere gli impianti in posizione.
  • Aiutano a ridurre il dolore e lo stress psicologico.
  • Riducono cicatrici e lividi.
  • Aiutano a ridurre l’infiammazione.

Tra i possibili svantaggi, la scomodità degli indumenti stessi e le possibili eruzioni cutanee, e ancora:

  • Senso di disagio
  • Prurito
  • Pesantezza nel respiro se non indossato correttamente.

Per quanto tempo devono essere indossati gli indumenti compressivi

Dopo l’intervento chirurgico, il medico indica il tipo di indumento a compressione da indossare in base all’intervento subito. In genere dovrà essere indossato per almeno un mese, ma naturalmente il tempo andrà deciso in base alla situazione. Procurarsi almeno un cambio perché l’indumento compressivo non viene tolto mai, neanche per dormire, e deve essere indossato tutto il giorno tranne che per fare il bagno.

Come prendersi cura di un capo compressivo

Lavare il capo ogni giorno per rimuovere sporco e sudore ma soprattutto per mantenerne intatta l’elasticità. Nel lavaggio a mano sarà bene usare un detergente delicato e asciugarlo al sole.

Nel lavaggio in lavatrice scegliere un ciclo delicato e senza ammorbidenti perché ne ridurrebbero l’elasticità.

Tipi di indumenti compressivi e come indossarli

I più comuni tipi di indumenti compressivi sono:

  • Reggiseni chirurgici: somigliano a reggiseni sportivi e vengono utilizzati per interventi di aumento del seno o ridueve essere indossato correttamente, trovarsi nella giusta posizione e chiuso alla perfezione.
  • Calze a compressione: sono realizzate appositamente, elastiche e comode. Aiutano il flusso sanguigno, alleviano il gonfiore.
  • Guaina o fascia: questo indumento copre i glutei e parte del torace, di solito viene utilizzato dopo una liposuzione o addominoplastica. Indossare correttamente e azione, sollevamento e ricostruzione del seno. Assicurarsi che sia ben stretto e non attorcigliato.

Conclusione

Gli indumenti compressivi sono ritenuti utili, aiutano a migliorare la circolazione sanguigna, ridurre il recupero post-operatorio, contenere gonfiori e lividi, alleviare disagio e dolore. L’uso va concordato con il proprio medico e la scelta sarà guidata in base alle esigenze determinate dal tipo di intervento.

Bibliografia e fonti

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