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Esercizio fisico dopo aumento seno

Esercizio fisico dopo aumento seno: la timeline del ritorno in palestra

Esercizio fisico dopo aumento seno

Si può fare esercizio fisico dopo l’aumento seno? Questa è una delle domande più comuni che viene posta al chirurgo plastico prima di una mastoplastica. Se un paziente desidera mantenersi in forma e in salute allenandosi regolarmente, infatti, non può evitare di porsi il problema sui tempi di inattività dopo aver messo le protesi mammarie. Sembra quindi piuttosto interessante sapere quali sono le indicazioni del caso e le buone pratiche per rimanere in forma senza correre rischi.

Primi giorni dopo la mastoplastica

I giorni immediatamente seguenti a un intervento di questo tipo dovrebbero essere dedicati al riposo e alla guarigione. Dolore e gonfiore vengono tenuti sotto controllo con i farmaci antidolorifici da prescrizione quindi la tranquillità è garantita, anche se ciò naturalmente non significa che si dovrà stazionare nel letto. Anzi, molto probabilmente il medico consiglierà di alzarsi frequentemente durante il giorno per passeggiare in casa o svolgere compiti leggeri.

Magari preparare un pasto semplice, fare la doccia e lavarsi i capelli insomma piccole cose che permettono di riacquistare rapidamente la libertà di movimento senza affaticare la zona soggetta all’intervento. Inoltre, il movimento aiuta la circolazione sanguigna e il fluire dei liquidi in tutto il corpo riducendo il rischio di trombosi venosa profonda e migliorando lo stato di salute generale di tutto l’organismo.

  • Quello che va evitato sono le lunghe passeggiate o jogging o ancora attività che affaticano la parte superiore del corpo, come flessioni o trasportare oggetti pesanti. Questo è particolarmente importante se si hanno degli impianti posizionati sotto il muscolo (posizionamento sottomuscolare o sottopettorale, piuttosto che sottoghiandolare), non solo è probabile che ci si possa ferire, ma le contrazioni muscolari possono spostare gli impianti prima che si siano stabilizzati nella loro posizione definitiva.

La cosa da tener sempre presente è quella di ascoltare le proprie esigenze, non si tratta infatti di un percorso ad ostacoli da fare nel più breve tempo possibile, se un’attività causa fastidio, parlarne con il medico durante gli appuntamenti di controllo serve a capire perché accade e se è il caso di insistere.

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Due settimane dopo l’aumento del seno

Dopo le prime due o tre settimane, sarà possibile riprendere attività leggere, compreso il ritorno al lavoro. Si tratta ancora di una fase di recupero, quindi è importante astenersi dall’esercizio più intenso, in particolare tutto ciò che sforza la parte superiore del corpo o provoca un movimento eccessivo del seno.

  • Andrà evitata la corsa, il nuoto e qualsiasi genere di allenamento ad alta intensità come le flessioni.

Sei settimane dopo l’aumento del seno

In genere, occorrono da quattro a sei settimane per riprendere la maggior parte delle attività, compreso il nuoto e il sollevamento pesi. Magari si dovrà aspettare un po’ di più prima di andare in palestra se si desidera fare allenamenti faticosi o di forza.

Durante gli appuntamenti di controllo con il chirurgo plastico, è opportuno discutere gli obiettivi di fitness e le attività a cui si vuole tornare e vedere se è il caso e come introdurle gradualmente. Questo è il momento di ascoltare il proprio corpo, anche se il medico ritiene che il tempo trascorso sia sufficiente, è importante misurare le proprie forze e seguire il ritmo che si sente più congeniale.

Se fanno capolino dolore o pesantezza intorno al seno, meglio fermarsi e confrontarsi con il medico.

Conclusioni

Raggiungere i propri obiettivi e sentirsi più sicure del proprio aspetto è un desiderio legittimo, durante la consultazione iniziale, sarà importante raccontare lo stile di vita e le personali pratiche di fitness per capire il miglior posizionamento delle protesi e come tenere conto degli effetti dell’intervento a lungo termine, non solo in genere sulla salute e sull’equilibrio fisico ma più nel profondo, sull’impatto emotivo.

Bibliografia e fonti

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