
Dita a martello, intervento di chirurgia percutanea
Dita a martello intervento
La patologia delle cosiddette “dita a martello” consiste in una forte inclinazione delle stesse e determina una situazione di estremo fastidio e dolore. La deformazione si verifica dove la punta si piega verso l’alto in corrispondenza dell’articolazione, e ha la simile a un martello. Vediamo quali sono le cause, i rimedi e in cosa consiste l‘intervento per le dita a martello.
Cause delle dita a martello
Questa malattia è causata perlopiù da patologie di tipo artrosico degenerativo, legate all’età.
Le dita a martello però possono essere determinate anche da altre malattie di tipo reumatico come l’artrite reumatoide o da altre deformità come l’alluce valgo. In questo caso, l’alluce esercita una pressione sulle dita contigue, generando deformità e rendendo ancora più complicato l’assetto strutturale del piede. Le dita a martello riguardano generalmente pazienti dai 40 anni in su.
Le persone con le dita a martello possono anche sviluppare calli nella parte superiore dell’articolazione causati dallo sfregamento delle dita provocato dalle scarpe.
E’ bene sapere che alcuni fattori possono favorire l’insorgenza delle dita a martello.
- Indossare scarpe poco aderenti o con le dita a punta;
- i tacchi alti, perché il tallone spinge la parte anteriore del piede verso il basso, in avanti e contro la scarpa;
- dita dei piedi troppo lunghe

Dita a martello, rimedi
In una prima fase si può provare a migliorare a situazione seguendo alcuni accorgimenti:
- passando a scarpe migliori, senza tacchi alti e con una punta larga;
- facendo esercizi per rinforzare la punta, come raccogliere oggetti dal pavimento con le dita dei piedi;
- usando una apposita protezione sopra l’articolazione per evitare che sfreghi contro le scarpe.
Laddove questi rimedi non si rivelino efficaci l’unica soluzione è l’intervento chirurgico.
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Operazione per le dita a martello
Il piede a martello generalmente va risolto avvalendosi della chirurgia percutanea.
Le caratteristiche della chirurgia percutanea sono:
- l’anestesia locale,
- l’assenza di ferri,
- l’uso di lame estremamente sottili,
- l’utilizzo di una sorta di punta di trapano in grado di penetrare attraverso le incisioni, rimodellando le ossa, correggendo l’aspetto e la conformazione delle dita e riallineandole al resto del piede.
Anche se l’effetto primario sarà la salute del piede e la postura del paziente, un effetto secondario si otterrà sul lato estetico poiché le dita dopo l’intervento risulteranno perfettamente allineate. Non residuano cicatrici.
L’intervento ha una durata molto breve, in genere pochi minuti per dito. L’anestesia è locale accompagnata da terapia analgesica.
La rigidità, tipica delle dita a martello, non può essere eliminata con l’intervento ma il paziente può camminare e, passo dopo passo, sarà possibile la totale eliminazione del dolore.
Post intervento
Dopo l’intervento, la ginnastica, la fisioterapia e i massaggi possono coadiuvare la ripresa e la salute del paziente perché riacquisti il normale “ritmo del passo” perso a causa delle deformità delle dita. Anche l’utilizzo di un apposito plantare è spesso accompagnato nel post-operatorio.
Una persona con una storia di dita a martello ha un certo rischio di sviluppare nuovamente questa deformazione. Anche dopo un intervento chirurgico, quindi, è importante indossare scarpe comode e seguire i consigli dati dal chirurgo.