
Controindicazioni della radiofrequenza anticellulite, quali sono
Controindicazioni della radiofrequenza anticellulite
La radiofrequenza è uno dei trattamenti più richiesti ed efficaci per combattere la cellulite, ma quali sono le controindicazioni della radiofrequenza anticellulite e in quali casi è indicata?
Radiofrequenza prima e dopo
La radiofrequenza può essere utilizzato per trattare diversi inestetismi, compresa la cellulite, a seconda del programma selezionato. La radiofrequenza tripolare, grazie alla sua azione termica, riscalda lo strato adiposo sottocutaneo e questo effetto termico stimola il metabolismo del grasso che viene liquefatto e poi eliminato.
La radiofrequenza, se effettuata con speciali ed innovativi macchinari, stimola le contrazioni dello strato muscolare che a loro volta vanno a pressare sullo strato adiposo sottostante.
La singola seduta di radiofrequenza dura circa 40 minuti.
I risultati prima e dopo la radiofrequenza anticellulite e sono evidenti:
- il grasso viene sciolto e si riduce
- le cellule adipose diminuiscono
- la pelle è più compatta e tonica sin dalle prime sedute.
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La radiofrequenza fa male?
Il trattamento di radiofrequenza con programma anti cellulite è consigliato per:
- contrastare gli inestetismi della pelle a buccia d’arancia
- rassodare e compattare la pelle a buccia d’arancia
- correggere la pelle cadente e la lassità cutanea su ventre, glutei, cosce, polpacci.
In linea di massima si tratta di un trattamento di medicina estetica sicuro ed efficace a patto, però, di farlo presso strutture accreditate e con medici estetici competenti e non con operatori improvvisati o in centri estetici. Se fatto in condizioni igieniche inadeguate la radiofrequenza, come qualsiasi altro trattamento di medicina estetica, può causare infezioni.
Dopo il trattamento sono normali fastidi passeggeri come:
- eritemi;
- arrossamenti nella zona trattata;
- gonfiore.
Radiofrequenza corpo, quante sedute?
In genere vengono consigliate almeno 4-10 sedute con questo intervallo di tempo tra l’una e l’altra:
- le prime sedute ogni 7 giorni;
- le successive ogni 15 giorni.
Radiofrequenza, quando è sconsigliata?
E’ molto importante comunicare al medico di qualsiasi patologia cronica o disturbo si soffra e sarà lui stesso a decidere quale trattamento sia sicuro oppure sia meglio evitare.
In linea di massima viene sconsigliata la radiofrequenza:
- nelle donne in gravidanza;
- nei pazienti che soffrono di aritmie;
- in presenza di infezioni alla pelle;
- nei portatori di pacemaker per un rischio di interferenza con il dispositivo;
- nelle persone che soffrono di epilessia;
- nei pazienti che assumono farmaci anticoagulanti.
Bibliografia e fonti
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