
Chirurgia plastica: tendenze 2020
Chirurgia plastica: tendenze 2020
Gli italiani si rivolgono con sempre crescente fiducia al chirurgo plastico e il settore è in crescita esponenziale: secondo i dati resi noti da da Isaps (International Society for Aesthetic and Plastic Surgery) nel 2018 sono state eseguite circa 1.009.200 procedure estetiche, con un aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2016. Nel dettaglio, sul totale delle procedure analizzate, le pratiche di tipo chirurgico sono state il 31,8% (pari a 320.510), in linea con il 2016. I trattamenti non chirurgici invece (il 68,2% del totale) sono aumentati dell’8%, con 688.690 procedure nel 2018, contro le 633.000 rilevate due anni prima. La survey realizzata dall’Associazione italiana chirurghi plastici estetici (Aicpe) permette di fotografare le statistiche attuali e le nuove tendenze 2020 sia per la chirurgia plastica che per la medicina estetica.
Statistiche chirurgia estetica 2019
Varia leggermente la classifica degli interventi più richiesti in Italia:
- al primo posto resta la regina in assoluto, cioè la mastoplastica additiva con 52.600 interventi effettuati nel 2018 e un incremento del 9%
- al secondo posto sale la blefaroplastica: +21% in due anni, con 51.000 interventi nel 2018
- al terzo posto si ancora la liposuzione: 45.600 pratiche stimate, in diminuzione però dell’11% rispetto al dato 2016.
In quarta posizione, poi troviamo il lipofilling del volto (24.300, +5%) e al quinto posto l’addominoplastica, con 21.800 interventi rilevati nel 2018, il 21% in più rispetto al 2016.
Il sesto posto è occupato dalla rinoplastica, che però è al primo posto nella classifica di procedure di chirurgia plastica relativa agli uomini.
I trend per il 2020
Alla luce di queste statistiche, dunque, cosa dobbiamo aspettarci per l’anno nuovo?
Va segnalato un incremento del ricorso alle pratiche mini invasive di medicina estetica, come filler e procedure per il ringiovanimento, che interessano sempre di più sia i giovanissimi che gli over 70.
Come spiega Pierfrancesco Cirillo, chirurgo plastico e presidente di Aicpe, infatti:
Nel nostro Paese c’è un grande interesse per le tecniche mininvasive, in particolare per il viso. Il ritocco estetico non conosce crisi, nemmeno nei momenti di difficoltà economiche o sociali. E colpisce il fatto che, in questi anni, la forbice dei pazienti si è allargata: vediamo in studio tante 18enni ma anche tante 70enni, complici anche l’effetto di social e influencer
Stiamo assistendo anche ad un incremento di procedure su glutei e lato B che si possono realizzare sia con protesi, da ripetere dopo 5-10 anni, che con grasso e infiltrazioni di acido ialuronico, adatto però solo per piccoli volumi.
Medicina estetica, tendenze 2010
In questo settore l’Osservatorio Aicpe segnala un deciso aumento. Le sostanze iniettabili, utilizzate principalmente per il ringiovanimento del volto, segnano un +6% con netta prevalenza di utilizzo della tossina botulinica (272.600 pratiche) e dell’acido ialuronico (250.400).
Sempre più apprezzate anche le pratiche estetiche realizzate nello studio medico con l’utilizzo di tecnologie: il totale dei trattamenti con apparecchiature biomedicali stimato dall’Osservatorio Aicpe per il 2018 è salito a 116.540, con un incremento vicino al 73%.
Aumenta la richiesta di trattamenti di epilazione definitiva realizzata con tecnologie come laser e luce pulsata che segna addirittura un +80%. Sono sempre molto apprezzati anche:
- i peeling chimici;
- i trattamenti anticellulite (23.340, +21%);
- radiofrequenza e altre innovative procedure per la riduzione del grasso (13.240, +120%) e la contrazione cutanea non chirurgica.
In conclusione gli esperti si raccomandano sempre di fare una scelta consapevole senza basarsi sul prezzo ma piuttosto sulla professionalità del chirurgo plastico.