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Blefaroplastica non chirurgica

Blefaroplastica non chirurgica: come funziona?

Blefaroplastica non chirurgica

È possibile ottenere un lifting delle sopracciglia e delle palpebre senza chirurgia? Assolutamente sì, si parla infatti di blefaroplastica non chirurgica e le opzioni sono molteplici. La scelta dipende dalle proprie esigenze, dalla propria salute generale e dal proprio budget.

Cos’è la blefaroplastica non chirurgica?

I trattamenti di blefaroplastica non chirurgica più comuni sono:

  • Filler
  • Botox
  • PRP
  • Laser
  • Radiofrequenza.

I Filler dermici

I filler dermici sono iniezioni che utilizzano soluzioni rimpolpanti per la pelle che riempiono le rughe. Questo trattamento può essere completato in pochi minuti e non sono necessari tempi di degenza o riposo ma tra i lievi effetti collaterali va considerato un arrossamento della zona sottoposta a trattamento e – soprattutto – sono necessarie ulteriori iniezioni, diluite nel tempo, per mantenere i risultati raggiunti.

Botox

Il botox si presenta anch’esso sotto forma di iniezioni cosmetiche che hanno l’effetto di levigare le linee sottili e le rughe rilassando i muscoli sottostanti e funziona particolarmente bene per le rughe profonde che possono formarsi tra le sopracciglia. I risultati da Botox sono relativamente rapidi rispetto ai filler dermici ma – anche in questo caso – si dovranno eseguire iniezioni di ritocco ogni 4-6 mesi per mantenere i risultati. Gli effetti collaterali del Botox possono includere mal di testa, intorpidimento e difficoltà a deglutire.

Plasma ricco di piastrine (PRP)

Il PRP è un altro tipo di iniezione cosmetica che aiuta a ringiovanire i tessuti della pelle ma – a differenza dei filler dermici e del botox – il PRP utilizza il proprio sangue sottoposto ad un trattamento di centrifugazione prima di essere iniettato. Il PRP – inoltre – viene spesso utilizzato in combinazione con trattamenti laser, Botox e filler dermici.

Trattamenti con radiofrequenza

Ultherapy e ThermiTight sono altri metodi che aiutano a stimolare la produzione di collagene, dotando così la pelle della capacità di ridurre le rughe dall’interno verso l’esterno. Si utilizza, quindi, un dispositivo che emette energia a ultrasuoni per stimolare il collagene nell’area da trattare. Ultherapy può richiedere un’ora o due ma i risultati sono visibili a pochi giorni dal trattamento.

Terapia laser

Conosciuto anche come laser skin resurfacing, la terapia laser tratta le rughe tramite laser ablativi per rimuovere gli strati superiori della pelle. L’idea è che le cellule della pelle nuove e più lisce ricrescano al posto di quelle vecchie. La terapia laser ha un tempo di degenza più lungo tra i lifting non chirurgici e si può andare incontro ad arrossamento e desquamazione fino a 10 giorni.

Va detto che se gli interventi chirurgici invasivi di blefaroplastica comportano maggiori rischi rispetto a quelli non chirurgici, rimangono comunque gli effetti collaterali. E tra i più comuni ci sono: sanguinamento, dolore o intorpidimento; prurito; rigonfiamento; arrossamento; eruzione cutanea; lividi e iperpigmentazione (soprattutto da laser resurfacing).

Indicazioni per la blefaroplastica non chirurgica

La blefaroplastica non chirurgica oggi si rivolge soprattutto a chi ha già provato trattamenti antirughe da banco e non ha ottenuto i risultati desiderati. E ci sono anche persone che combinano chirurgia e trattamenti per ottenere i massimi risultati.

Controindicazioni

Ovviamente tutto va discusso con il proprio medico che va messo al corrente anche di eventuali farmaci o integratori che vengono utilizzati. Inoltre questi trattamenti non sono destinati a persone di età inferiore ai 18 anni e a donne in gravidanza o in allattamento.

Bibliografia e fonti

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