
Blefaroplastica: è l'intervento giusto per me?
Blefaroplastica: è l’intervento giusto?
Le procedure di chirurgia plastica volte a migliorare l’aspetto degli occhi, in particolare la blefaroplastica, sono sempre più richiesti dai pazienti ai chirurghi estetici. La maggior parte degli inestetismi degli occhi e dello sguardo, spesso legati all’invecchiamento, possono essere corretti con un intervento di blefaroplastica, ma per sapere se è una procedura indicata per le proprie esigenze bisognerebbe valutare diversi aspetti. Prima di entrare nel dettaglio vi consigliamo sempre di di sottoporvi ad una prima visita con un chirurgo estetico competente, che sarà in grado di analizzare la situazione in maniera meticolosa e professionale, per fornire le giuste soluzioni.
Quando è indicata la blefaroplastica?
La blefaroplastica può essere utile ed efficace in casi come:
- stanco stanco o affaticato,
- palpebre pesanti e cadenti,
- ptosi,
- borse sotto gli occhi o gonfiore,
- pelle in eccesso, rugosa e increspata.
Un intervento chirurgico di sollevamento delle palpebre superiori o inferiori si concentra sul miglioramento dei tre principali componenti dei tessuti delle palpebre: pelle, muscoli e grasso.
Blefaroplastica prima e dopo: rischi, post operatorio e risultati
Blefaroplastica superiore: è presente la ptosi?
La maggior parte dei pazienti che sono insoddisfatti dell’aspetto delle palpebre superiori notano che le palpebre sono pesanti e pendenti o quasi “incappucciano” le palpebre. La blefaroplastica superiore comporta la rimozione della pelle e dei muscoli in eccesso, nonché del grasso che sporge dal sotto il muscolo. L’operazione produce un risultato immediato con un miglioramento del contorno delle palpebre, uno sguardo più aperto e un aspetto nel complesso più riposato o rinfrescato. Determinare la quantità esatta di tessuti molli da resecare richiede una valutazione preoperatoria precisa e dettagliata che va fatto da un chirurgo qualificato.
In alcuni casi in cui le palpebre superiori si sovrappongono eccessivamente agli occhi, la vista può essere compromessa e parte del campo visivo può risultare coperto dalla ptosi delle palpebre. La ptosi può essere congenita o può essere causata dal processo di invecchiamento. E’, quindi, fondamentale, determinare con una valutazione preliminare quale sia la funzionalità dei muscoli delle palpebre per capire quale sia la tecnica più efficace con la quale intervenire.
In alcuni pazienti, ad esempio, associare alla blefaroplastica anche un lifting della fronte può essere indicato nel caso in cui i tessuti molli della fronte siano eccessivamente rilassati e contribuiscono alla caduta della palpebra superiore.
Blefaroplastica inferiore: intervento chirurgico o un trattamento non invasivo?
Gli aspetti più comuni delle palpebre inferiori che i pazienti vorrebbero migliorare riguardano l’eccesso di pelle e le borse sotto gli occhi. La pelle delle palpebre inferiori è estremamente sottile e sensibile e con l’età diventa ancora più sottile, con rughe più visibili e un aspetto simile alla carta crespa con un rigonfiamento del grasso sottostante.
Il miglioramento più significativo nell’aspetto della palpebra inferiore si ottiene solitamente con un sollevamento della palpebra inferiore o con una blefaroplastica inferiore. Questo intervento chirurgico comporta l’asportazione diretta della pelle in eccesso, con o senza una porzione dello strato muscolare sottostante, e la rimozione o il riposizionamento del grasso profondo.
Oltre alla chirurgia, esiste un numero crescente di trattamenti non invasivi volti a migliorare l’aspetto della pelle delle palpebre inferiori.
Alcune procedure non chirurgiche per migliorare le palpebre sono:
- microneedling: stimola la nuova produzione di collagene ed elastina e si traduce in una pelle più liscia, compatta e dall’aspetto più giovane,
- peeling chimici: con diverse formulazioni di acidi possono stimolare il ringiovanimento della pelle,
- radiofrequenza o gli ultrasuoni per rassodare la pelle flaccida
Bibliografia e fonti
American Society of Plastic Surgeons
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